Abd al Malik

Show summary Hide summary

Abd Al Malik, un artista impegnato tra musica e cinema

Abd Al Malik, il cui vero nome è Régis Fayette-Mikano, è un artista francese completo, nato il 14 marzo 1975 a Parigi. Oggi ha 49 anni, è alto circa 1m75 e incarna al tempo stesso il rapper, scrittore e regista.

Il percorso di questo poliedrico è lontano dall’essere una fiaba classica. Infanzia tra Strasburgo e Brazzaville, una famiglia numerosa, alti funzionari, ma anche il tracollo e la partenza del padre: tutto questo ha forgiato la sua personalità complessa e profonda.

Lo avete sicuramente già visto sul palco o sullo schermo, ma dietro questa voce calma e questi testi scolpiti si nasconde una storia intensa. La sua musica, spesso definita la coscienza delle periferie, riflette il suo impegno e le sue battaglie personali, in particolare contro l’esclusione.

Si può dire senza errori che Abd Al Malik non è un artista come gli altri. Mischia spiritualità, slam e rap con un talento che ha segnato la scena degli anni 2000 e continua a sorprendere oggi.

Le radici di Abd Al Malik: un bambino di qui e di altrove

Allora, Régis, alias Abd Al Malik, è un tipo che è cresciuto con diverse culture sulla pelle. Nato a Parigi, si trasferisce molto giovane con la famiglia a Brazzaville, in Congo, dove il padre è consigliere del potere. Questo passaggio in Africa l’ha sempre raccontato con una certa nostalgia mista a dolore.

Ritornato in Francia, è Strasburgo e la sua città del Neuhof ad accoglierlo, un luogo non sempre facile per un bambino della diversità. È il secondo di una fratria di sei, il che dà un’idea del caos gioioso in casa. Vi immaginate, tra compiti e litigi?

La rottura familiare, quando il padre sparisce da un giorno all’altro, segna una svolta violenta. Abd Al Malik cade quindi in un’adolescenza piena di derive e ricerche identitarie. Come dice lui stesso, voleva solo appartenere a qualcosa, essere accettato.

È qui che la letteratura entra in gioco. Sì, un giovane delinquente un po’ ribelle che studia Alain e la filosofia su una panchina di periferia: che immagine forte, no? Questo mix esplosivo ha tracciato la strada di un artista profondamente umano e impegnato.

Quando la musica diventa un grido, poi un messaggio

Nel 1998, una grande scossa: Abd Al Malik assiste alla discesa agli inferi di alcuni suoi amici. Droga, carcere… capisce che quella non può essere la sua strada. È il momento in cui fonda il gruppo NAP, New African Poets, dove diventa una voce forte per i quartieri.

Vi assicuro, non è solo rap. È un mix sottile di poesia urbana, slam e messaggio sociale forte. Il suo album solista del 2004, Le face à face des cœurs, è lì per questo: tra amore e ricerca spirituale, finita la rivolta brutale, spazio alla riflessione.

Il successo arriva davvero con Gibraltar, il suo secondo album uscito nel 2005. Questo disco gli varrà una Victoire de la Musique nel 2007, non cosa da poco. Con collaborazioni inaspettate come Juliette Gréco, rompe gli schemi del rap francese.

Si potrebbe fare una breve lista delle sue opere più importanti:

  • 🎵 Le face à face des cœurs (2004)
  • 🎶 Gibraltar (2005), Victoire de la Musique
  • 💿 Dante e Château rouge, premiati con delle Victoires.
  • 📚 Qu’Allah bénisse la France, il suo libro autobiografico che è stato anche adattato al cinema.
  • 🎥 Regia del film Qu’Allah bénisse la France, nominato al César come miglior primo film.

La vita privata di Abd Al Malik: la storia di un amore fedele

Qui è toccante. Nel 1996 incontra Wallen, che diventerà non solo la sua musa ma anche sua moglie nel 1999. La loro storia si potrebbe riassumere come una fiaba moderna: musica e amore legati per il meglio.

Nel 2001 diventano genitori con l’arrivo di Mohammed, un momento fotografato e immortalato nel videoclip di Wallen, dove Abd Al Malik appare tenero, impressionante se si sa da dove viene.

Questa coppia tiene uniti i propri combattimenti e i loro cuori in questo universo spesso brutale. Wallen parla di Abd Al Malik come “il principe azzurro”, il che, vi confesso, mi ha fatto sorridere. Ma nel loro caso, calza piuttosto bene.

Abd Al Malik oggi: un artista sempre in movimento

A Parigi, continua a esplorare la musica, il cinema e la letteratura con un’energia intatta. Nel 2019 si è lanciato in un progetto che unisce spettacolo e libro-disco Le jeune noir à l’épée, legato a una mostra al museo d’Orsay, segnandolo come un artista che non molla mai.

Il suo impegno non si affievolisce, tutt’altro. Offre uno sguardo unico sulle culture urbane, mettendo insieme passato, presente e una visione per una Francia plurale e inclusiva. Per seguire i suoi ultimi progetti e concerti, potete dare un’occhiata alla sua pagina Spectable.

Se volete approfondire, c’è la sua biografia disponibile su AlloCiné o anche su Wikipédia per l’aspetto enciclopedico. Ma sinceramente, il meglio è ascoltarlo sul palco o nei suoi film, è lì che prende tutta la sua dimensione.

Per gli amanti della musica, i suoi album sono disponibili in streaming, soprattutto su Deezer, una buona occasione per riscoprire la ricchezza del suo universo musicale.

Alcuni aneddoti che rendono Abd Al Malik ancora più umano

  • 📚 Durante la sua adolescenza turbolenta, leggeva Alain per strada, aspettando una vendita.
  • 🎤 Il nome Abd Al Malik significa “il servitore di Dio”, un nome scelto al momento della sua conversione all’Islam.
  • 🎬 Il suo primo film, tratto dal suo libro autobiografico, ha ricevuto una nomination ai César, un vero colpo di maestro fin dall’inizio.
  • 🎵 Collaborazione con Juliette Gréco e il suo pianista Gérard Jouannest, un mix tra rap e canzone francese che ha stupito molti.
  • 📖 Vincitore del Premio Edgar-Faure per la sua opera sulla politica delle banlieue, coniuga arte e impegno civile.

Un artista più di un genere, una voce che risuona ancora

Abd Al Malik è un po’ la prova che la musica può cambiare vite, testimoniare un percorso travagliato e finire per ispirare. Questo ragazzo ha attraversato tempeste ed è uscito con la voglia di costruire, non di distruggere.

Ha saputo rompere le barriere tra gospel urbano, rap, slam e letteratura, una ricetta unica che non lascia indifferenti. La sua storia personale, che unisce spiritualità e ribellione, dà una profondità rara alle sue creazioni.

Quando si pensa a lui, si immagina subito una persona colta, umile, ma senza compromessi. La Francia delle culture urbane non sarebbe sicuramente la stessa senza di lui, sia nella musica che sul grande schermo.

Allora sì, ognuno avrà la sua opinione, ma bisogna riconoscere che Abd Al Malik è un artista che ha saputo, con talento e autenticità, incarnare questa diversità francese spesso caricaturale, per mostrarne tutta la ricchezza.


Share this post now!