Ary Abittan

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Ah, Ary Abittan, ecco un nome che risuona forte nel panorama della comicità e del cinema francese. Nato nel 1974, a Parigi, oggi ha 50 anni. Sì, già! Vi immaginate, quasi mezzo secolo a destreggiarsi tra il palcoscenico, le telecamere e la vita caotica che ne consegue.

Lo vedo bene, non molto alto ma sempre così carismatico, questo umorista e attore che ha attraversato prove che non avremmo mai pensato di vedere sulla sua strada. La sua altezza? Circa 1,70 m. Sposato, padre impegnato… Si percepisce l’uomo che cerca di tenere i piedi per terra nonostante tutto.

Prima che i riflettori si accendessero, Ary era un ragazzo come tanti, un po’ riservato, che lanciava i suoi primi ammiccamenti al teatro e alla comicità. Non una ascesa fulminea da single star, no, piuttosto una salita graduale, faticosa, a volte piena di ostacoli, che si impara a conoscere attraverso i ruoli che si è costruito a poco a poco.

Per il grande pubblico, è soprattutto quel volto che si riconosce in «Qu’est-ce qu’on a fait au Bon Dieu?», «Coco» o «Les Visiteurs 3». Film popolari, spesso divertenti, in cui mette quel tocco personale che adoriamo. Solo che dietro le quinte, sapete una cosa? La vita di Ary ha preso una piega complicata negli ultimi anni.

L’identità di Ary Abittan, tra successi e tormenti

Ary Abittan è innanzitutto un francese nato nella capitale, con una famiglia marocchina che ha avuto molto peso nella sua formazione personale. Questo miscuglio di influenze ha plasmato quest’uomo dal carisma naturale che molti ammirano oggi.

Ma parlare di Ary senza menzionare le prove che ha attraversato negli ultimi anni sarebbe un po’ riduttivo. Accusato nel 2021 da una giovane donna di stupro, ha dovuto affrontare una lunga procedura giudiziaria durata tre anni e mezzo. Un periodo di attesa carico di dubbi e incertezze. Ha infine ottenuto un proscioglimento confermato nel gennaio 2025, ripulendo così il suo nome dopo tre giudizi successivi.

Forse lo avete visto recentemente in TV, in particolare durante il suo tanto atteso ritorno nel programma «C à vous». Onestamente, c’era qualcosa di commovente nel vederlo tornare se stesso, quello che fa ridere nonostante le nuvole. Ha confidato che temeva quel momento ma voleva soprattutto voltare pagina, andare avanti.

L’attore non ha nemmeno evitato di dire che le manifestazioni femministe, incluse quelle del collettivo #NousToutes, hanno a volte cercato di interrompere il suo spettacolo. Una tensione palpabile, ma lui rimane orgoglioso della sua innocenza riconosciuta dalla giustizia e vuole adesso che ci si concentri sulle sue opere e sul suo talento più che su queste polemiche.

Un percorso che inizia piano, poi esplode

Prima di recitare in grandi film, Ary ha girato le piccole sale, i café-teatri dove ha fatto ridere con i suoi sketch, paziente, tenace. La sua perseveranza ha alla fine pagato, e poco a poco il grande schermo si è aperto a lui. Non facile, siamo d’accordo, ma si sente che si è fatto la sua strada senza mai barare con il suo stile.

In «Qu’est-ce qu’on a fait au Bon Dieu?», è lui a portare quello sguardo tenero e divertente sulla diversità francese. Ha funzionato, un grande successo. Più tardi, con «Coco» e «À bras ouverts», diversifica i suoi ruoli, dimostrando di non essere solo un comico ma un attore a tutto tondo.

Ha conosciuto anche momenti più leggeri nella sua carriera in TV, moltiplicando apparizioni e rubriche. È questo mix che fa sì che nonostante gli ostacoli, sia rimasto nel cuore del pubblico. Non male, no?

Una vita privata riservata ma solida

Ary Abittan, nella sua vita privata, è un uomo abbastanza discreto. Beh, questo non impedisce qualche informazione: sposato, padre di famiglia, si ricarica con i suoi cari. Durante gli anni difficili si rifugiava molto nell’intimità, con le sue figlie, sua madre, sua sorella. Questo cerchio è la sua arma segreta.

Davvero, la sua capacità di sopportare tutto questo tumulto e di rialzarsi sorprende. Ha rifiutato di lasciarsi definire dalle accuse, ripetendo quanto la giustizia lo abbia scagionato, senza odio, senza amarezza. Una bella lezione di resilienza, non vi pare?

Si sente anche sul palcoscenico. Il suo spettacolo «Authentique» è ripartito, e non si nasconde nel voler dare il meglio di sé. Lontano dai risentimenti, insiste sulla gioia di riconnettersi con il suo pubblico.

Alcuni aneddoti e dettagli sorprendenti su Ary Abittan

Allora, un piccolo segreto simpatico: nonostante il suo talento nel far ridere, Ary ha quel lato umile. Sapevate che ha rischiato di mollare più volte prima di riuscirci? Sì, davvero! Potremmo non aver mai sentito parlare di lui se quella perseveranza non ci fosse stata.

Un’altra cosa, un po’ folle nella sua storia recente: durante le rappresentazioni del suo spettacolo a La Cigale, il collettivo #NousToutes una sera ha interrotto la scena, provocando un vero clamore. È stato duro da vivere, ovviamente, ma ha mantenuto una dignità notevole.

Nella stessa linea, Brigitte Macron è intervenuta definendo queste militanti «vili stronze», scatenando una polemica piuttosto incredibile. Non capita tutti i giorni che la first lady si intrometta in una questione simile.

Sul piano professionale, parla anche di un ritorno al cinema previsto. Dopo questo lungo periodo di stop, gli auguriamo che decolli di nuovo molto presto. Speriamo in novità a breve, eh!

Cosa sta preparando e il suo futuro nel mondo dello spettacolo

Dopo il suo ritorno sulla scena parigina e il suo passaggio molto apprezzato in TV, Ary sembra pronto a riprendere la sua carriera con più forza. Ha lasciato intendere che sta preparando un comeback al cinema. Onestamente, tutti noi non vediamo l’ora di rivederlo in un ruolo che gli si addice.

La cosa più sorprendente è che dopo tutti questi anni, tutte queste prove, non ha perso il suo umorismo e la sua semplicità. Vuole soprattutto raccontare le sue storie, condividere la sua esperienza, e soprattutto parlare al suo pubblico con verità.

Potete seguire le sue novità e le date dei suoi spettacoli, perché sì, è ben deciso a continuare a fare ciò che sa fare meglio: farvi ridere, farvi riflettere un po’, e soprattutto non dimenticare di essere autentico.

Ci sono così tante ragioni per volerlo rivedere, semplicemente perché incarna una generazione di artisti che si battono, che cadono, che si rialzano. Questa è la storia di Ary Abittan.

  • ✨ Ritorno sul palcoscenico di Parigi dopo 3 anni di procedimento giudiziario
  • 🎭 Grande successo con “Qu’est-ce qu’on a fait au Bon Dieu ?” e altri film
  • ⚖️ Prosciolto dopo un non luogo a procedere confermato in appello a gennaio 2025
  • 👨‍👩‍👧‍👧 Padre di famiglia riservato e legato ai suoi cari
  • 🎬 Futuro ritorno annunciato al cinema, numerosi progetti in corso

Se volete approfondire questa vicenda che ha scosso il mondo dello show business, vi consiglio un articolo che spiega bene perché un non luogo a procedere non significa sempre innocenza assoluta, è interessante per capire meglio qui.

Per non perdere nessun dettaglio della sua procedura durata quasi quattro anni, c’è anche questa buona sintesi della cronologia del Parisien.

Leggete anche l’analisi di 20 Minutes che decifra cosa significa davvero un non luogo a procedere in giustizia, utile per non perdersi.

E infine, per un riassunto completo della sua carriera e una biografia dettagliata, bisogna assolutamente dare un’occhiata alla sua pagina Wikipedia qui.

Avete sentito i dettagli? Sì, non è stato facile, ma oggi Ary Abittan è davvero tornato. Non possiamo che augurargli di mantenere quel coraggio e quell’energia che hanno fatto la sua cifra. Dopo la tempesta, il palco lo aspetta ed è pronto a vibrare ancora con lui.


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