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Damien Bonnard, forse lo conoscete senza sempre associare un volto preciso a questo nome. Nato il 22 luglio 1978 ad Alès nel Gard, è alto circa 1,80 metri, un tipo abbastanza alto, insomma, è impossibile non notarlo. Oggi ha 46 anni ed è incredibile come si evolva sullo schermo con un’intensità rara.
Prima di diventare quell’attore che esplode sullo schermo, il suo percorso sembra quasi un romanzo d’avventura. Immaginate un po’: pizzaiolo, fattorino a Parigi, pescatore in Canada, operaio nei cantieri… una bella serie di vite piene di storie che si intuiscono nei suoi ruoli. È a 33 anni che decide di lanciarsi nel cinema, non è il tipo da fare le cose a metà, no.
La sua carriera decolla davvero nel 2016 quando interpreta in “Rester vertical”. Alain Guiraudie, il regista, gli offre un ruolo che cattura l’attenzione e subito dopo, si sussegue con “Les Misérables” nel 2019, un film che lo proietta come una figura imprescindibile, e che gli vale persino delle nomination ai César – sì, proprio così.
Ma ciò che mi ha sempre colpito è la sua capacità di cambiare pelle: un poliziotto in “Les Misérables”, un critico letterario in “Curiosa”, un soldato in “Dunkerque” di Nolan, o anche un personaggio negli universi eccentrici di Wes Anderson. L’uomo è poliedrico, le sue scelte sono curiose e invogliano a scoprire sempre di più ogni volta.
Chi è Damien Bonnard? La sua identità e le sue origini nel cinema francese
Originario di Alès, questo ragazzo viene dal sud della Francia, con quel carattere un po’ rustico ma sensibile. È noto per la sua voce un po’ roca e quel piccolo aspetto da duro, ma non troppo, un mix tra poliziotto rigido e ragazzo simpatico, che fa il suo fascino unico. Damien Bonnard è anche un uomo dai mille mestieri prima di diventare attore.
Questa esperienza si sente nel suo modo di recitare. Ha un’autenticità che non si può fingere. Nel corso degli anni ha costruito una figura al tempo stesso familiare e misteriosa nel cinema francese e oltre. Un volto che ricorderete, sicuramente, soprattutto se avete visto “Les Misérables” o la serie “Malditos” uscita di recente.
Non è un tipo molto esposto nella vita privata, piuttosto discreto, ma si sa che ama calarsi in ruoli in cui deve trasformarsi completamente. È chiaro che non recita per fare bella figura. Il ragazzo si immerge, scava, vive ciascuna delle sue parti come un’avventura.
E se volete vedere dove ha lasciato le sue tracce, date un’occhiata ai grandi registi internazionali con cui ha lavorato. Christopher Nolan, Wes Anderson, Kiyoshi Kurosawa… Damien non è solo un attore francese, è un tipo che ama spingere i limiti ovunque vada.
Gli inizi di Damien Bonnard: da lavoratore instancabile al grande schermo
Se sapeste tutto quello che ha fatto prima di diventare attore! Francamente, siamo lontani dall’idea dell’attore che inizia in un café-théâtre. No, Damien ha girato un po’ dappertutto: pizza, consegne, lavoro nei cantieri… Una vita piena, non cinema, ma vera vita, cruda, grezza.
È verso i 33 anni, dopo aver fatto più volte il giro di quei lavori «normali», che sente di dover tentare qualcos’altro. Si lancia, senza rete. Inizia in piccolo – parliamo di piccoli ruoli in film come “Le Bruit des glaçons” di Bertrand Blier, ma rapidamente il suo talento fa parlare di sé.
Vi confesso che cambia tutto sapere che ha cominciato «tardi». Nei suoi scelte si percepisce una sorta di rabbia tranquilla, un tipo che non vuole solo sfoggiare il ruolo di attore, ma vuole trasmettere emozioni vere, cose che ha vissuto.
Questo inizio tardivo lo distingue e spiega quel lato un po’ grezzo, mai troppo levigato, che lo rende così affascinante. Sa dove va, ma senza quei modi da star che recitano per piacere. No, è profondo, è duro e nuovo.
Damien Bonnard, ruoli forti e una carriera riconosciuta a livello internazionale
Appena lo vedi, pensi subito a quel lato intenso, quella cosa che cattura nei ruoli. “Les Misérables” ha davvero segnato una svolta. Il suo personaggio di poliziotto, duro ma umano, gli ha valso una nomination ai César. Non solo un riconoscimento, eh, se lo meritava.
Prosegue con film che sono insieme popolari ed esigenti. “Dunkerque” di Nolan, sul serio, non è cosa da poco, e poi “The French Dispatch” e “Asteroid City” di Wes Anderson in cui si fonde in questi universi surreali, quasi magici. Un’altra dimensione.
In “Reine mère” nel 2025 interpreta Charles Martel, un ruolo storico che gli offre una straordinaria nuova occasione di mostrare la sua versatilità. Una vera sfida che non vedo l’ora di vedere esplorata.
Ciò che sorprende ancora è la sua voglia di esplorare tutte le sfaccettature: poliziotto, critico letterario, allenatore sportivo, pescatore… a volte sembra che abbia già quasi tutto interpretato, cosa falsa, perché cerca sempre novità.
Camera, azione: i progetti recenti e le collaborazioni di Damien Bonnard
Nel 2025 è protagonista della serie «Malditos», un thriller avvincente sui clan gitani, disponibile sulla piattaforma Max. Interpreta il ruolo di capo di un clan andaluso, intenso e oscuro, insieme a Céline Salette. Questa coppia, francamente, spacca sullo schermo.
Lavora anche con registi di tutto il mondo: Kiyoshi Kurosawa per un thriller di vendetta, prima ancora Wes Anderson e Yórgos Lánthimos per “Poor Things”. Il ragazzo non si ferma mai, sempre pronto per una ripresa, una sfida, un incontro.
Tra i suoi ruoli sul grande e piccolo schermo, Damien trova anche tempo per altre forme d’arte. Ha studiato belle arti, fatto performance, e sta preparando un progetto di libro di disegni, dimostrando che non è solo confinato al suo ruolo di attore, lontano da lì.
Potete seguire le sue novità e i suoi numerosi progetti su piattaforme come IMDb o la pagina dedicata del Festival di Cannes, per non perdere nulla.
Alcune curiosità sorprendenti su Damien Bonnard, l’attore dalle mille vite
- 🔥 Ha conservato oggetti dei suoi vecchi mestieri da riutilizzare sui set, in particolare l’attrezzatura da pesca del Canada.
- 🎭 Le sue scelte di costumi e perfino di profumi per i ruoli sono molto meditate, aggiungere una dimensione sensoriale al personaggio è il suo stile.
- 📚 Prima di esplodere sullo schermo è stato assistente di direzione in un laboratorio del CNRS, un dettaglio che si rischia di dimenticare.
- 🎬 Ha iniziato tardivamente la carriera di attore, cosa che gli dà uno sguardo unico sui ruoli e sulla vita da attore.
- 🌍 Damien ama lavorare con registi stranieri e parla spesso della ricchezza degli incontri interculturali nei set.
Perché Damien Bonnard è diventato un attore imprescindibile del cinema contemporaneo
C’è qualcosa in lui che fa davvero la differenza: quell’autenticità e quella voglia di scavare in profondità nei personaggi, non solo interpretarli in superficie. Ecco perché spesso lo chiamano per ruoli che richiedono esperienza vera, autentica.
La cosa incredibile è il suo modo di mettersi costantemente in discussione, di non girare mai a vuoto. Parlare con lui significa capire che costruisce ciascuno dei suoi ruoli come un vero lavoro di orafo, con qualche sorpresa nascosta, che tiene l’attenzione fino alla fine.
Non cerca la celebrità fine a se stessa, no, vuole soprattutto connettersi con le storie che racconta. E francamente, funziona, cattura gli sguardi e coinvolge il pubblico senza sforzo.
Il suo percorso atipico gli ha dato strumenti unici per rompere gli stereotipi. Allora sì, forse questo tipo è una miniera inesauribile per il cinema francese, e oltre. Vi consiglio caldamente di tenerlo d’occhio, perché non è affatto finita.
I film e le serie da non perdere con Damien Bonnard nel 2025
- 🎥 Malditos: la serie thriller sulle comunità gitane su Max, con un ruolo potente.
- 🎥 Reine mère: film storico in cui interpreta Charles Martel, un ruolo impegnativo.
- 🎥 Poor Things: produzione internazionale di Yórgos Lánthimos.
- 🎥 Serpent’s Path: thriller giapponese di Kiyoshi Kurosawa, con Damien nel ruolo principale.
- 🎥 The French Dispatch e Asteroid City: i film firmati Wes Anderson che mostrano l’estensione del suo talento.
Dove seguire Damien Bonnard e restare aggiornati sulle sue novità?
Per non perdere nulla dei progetti e delle novità di Damien Bonnard, ci sono diverse risorse per i curiosi. Voici offre un buon riassunto della sua carriera mentre Numéro propone un’intervista che dà l’impressione di scambiare direttamente con lui.
Potete anche consultare le sue pagine su AlloCiné o Gala per seguire le sue apparizioni pubbliche e uscite cinematografiche. E naturalmente, le sue schede su Wikipedia o Wikipedia inglese sono perfette per avere un quadro dettagliato.