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Ah Maurice Barthélemy, che personalità straordinaria del cinema e della scena francese! Oggi compie 56 anni, nato il 23 maggio 1969 a La Paz in Bolivia. Sì, un po’ esotico, no? Con i suoi circa 1,80 m, è lontano dai formati piccoli, sia sullo schermo che nella vita reale.
Ciò che mi ha sempre colpito è il suo lato multifaccettato: attore, regista, sceneggiatore, scrittore… Un vero tuttofare, ma con quel fiuto unico per l’umorismo assurdo. Sapete, quel tipo di persona che ti fa ridere facendoti anche riflettere un po’, questo è Maurice.
Prima di diventare la figura che conosciamo, ha seguito un percorso non comune. Figlio di un falegname e di una narratrice spagnola, è molto significativo, no? Dona già una sorta di eredità artistica e manuale, un mix strano ma sicuramente vantaggioso.
Ha fatto le sue esperienze al Cours Florent, un tempio della commedia, ed è lì che la sua personalità esplosiva ha cominciato a prendere forma. Ma è solo negli anni ’90 che il grande pubblico inizia a notarlo con la compagnia Les Robins des Bois, quel gruppo mitico di umoristi.
Maurice Barthélemy: attore e figura emblematica della compagnia Les Robins des Bois
Beh, se dovessimo davvero definire Maurice Barthélemy, dovremmo parlare dei Robins des Bois, quella banda che ha rivoluzionato l’umorismo in televisione francese. Negli anni ’90, con Jean-Paul Rouve, Marina Foïs e gli altri, hanno avuto un grande successo con La Grosse Émission su Comédie! e più tardi su Canal+.
Era quella miscela di stravagante, assurdo e un piccolo tocco di disagio esistenziale, un cocktail che ha davvero segnato. Maurice interpretava spesso personaggi completamente fuori dal comune, a volte un po’ pazzi, e francamente, metteva subito l’atmosfera con lui.
Si percepiva che si divertiva molto in quel contesto, ma anche che stava ponendo le basi di uno stile personale, unico. Non è facile far ridere di cuore e allo stesso tempo sorprendere con la poesia e un pizzico di malinconia, ma lui ci riesce.
Quel periodo rimane per molti un riferimento e un dolce ricordo, un vero classico dell’umorismo francese degli anni ’90-2000.
Da attore a regista: una carriera ricca di sorprese
Dopo il passaggio con Les Robins des Bois, Maurice non si è adagiato sugli allori. Vi ricordate Casablanca Driver? Quel film del 2004, una commedia completamente folle su un pugile impacciato, è lui. Non un grande successo di massa, ma chiaramente mostrava la sua voglia di creare un universo tutto suo.
E poi arriva Papa nel 2005, che mi ha davvero sorpreso per la sua sincerità. Qui recita accanto ad Alain Chabat in un rapporto padre-figlio molto toccante, meno commedia pura, più dramma. Ammetto che da lì ho cominciato a vederlo con occhi diversi, capace di unire umorismo e emozioni profonde.
Il suo gusto per la satira sociale e le commedie romantiche fuori dagli schemi si conferma con film come Low Cost, o più recentemente Pas très normales activités, in cui parodizza con piacere il genere found footage. Da allora non ha mai smesso di sorprendere, soprattutto con La Pièce rapportée nel 2020.
È tipico di lui: un film che mescola satira sociale e commedia romantica nera. Vi viene voglia, no?
Una vita privata discreta ma toccante
Beh, non vi mentiamo, Maurice Barthélemy non è il tipo da sbandierare la sua vita privata ovunque, ma sappiamo comunque che è papà di una piccola Tess con l’attrice Judith Godrèche. Questi due devono essere un bel mix di artisti in casa.
Parla anche della sua ipersensibilità con molta discrezione, soprattutto nel suo libro Fort comme un hypersensible, uscito nel 2021. Questo libro è una vera immersione nella sua personalità, sincera e senza maschere, e trovo che umanizzi ancora di più questo ragazzo che fa ridere davvero.
C’è un po’ un paradosso tra il suo umorismo stravagante e questa fragilità che svela poco a poco, è toccante. Lo rende ancora più simpatico e soprattutto autentico.
Il tipo che fa la sua commedia, ma che non si protegge dietro una maschera, è un cambiamento rispetto al solito, non trovate?
I progetti recenti e le collaborazioni importanti di Maurice Barthélemy
Nel 2025, Maurice continua a percorrere il suo cammino artistico con la discrezione di un vero appassionato. Tra le sue ultime apparizioni, possiamo citare Le Late avec Alain Chabat nel 2022, dove mostra ancora una volta il suo lato amichevole e divertente, e la sua partecipazione a serie come Peplum.
È anche di nuovo sotto i riflettori grazie al suo lavoro di sceneggiatore e regista, con una filmografia che conquista per il suo eclettismo. Si ritrova la sua scrittura in progetti che fanno da ponte tra commedia popolare e scrittura più raffinata.
La collaborazione con Alain Chabat, suo complice di lunga data, dimostra che alcuni legami artistici resistono al tempo, portando freschezza e nuova energia alle loro rispettive opere. Non male, vero?
Davvero, seguire Maurice Barthélemy è un po’ come godere di una palette di colori inattesi al cinema, dove mescola risate e qualcosa di più profondo.
- 🎬 Attore di talento riconosciuto per i suoi ruoli in Pas très normales activités e Zaï Zaï Zaï Zaï
- 🎥 Regista di commedie originali come Casablanca Driver e Papa
- 🖋 Sceneggiatore esperto, soprattutto con film low cost o progetti che trovano un tono particolare
- 📚 Autore impegnato sull’ipersensibilità con un’opera personale e sincera
- 🤝 Collaboratore abituale di Alain Chabat, prova di amicizie artistiche durature
Un attore, regista e scrittore che mescola leggerezza e profondità, ecco come mi piace descrivere Maurice Barthélemy. Non troppo nel sistema mainstream delle star, ma con un vero valore aggiunto per il cinema francese.
Allora sì, ci sono stati sicuramente alti e bassi, successi più leggeri e altri più profondi, ma fa parte del suo fascino, no? Un tipo che osa rischiare, che non calcola tutto, e che ci regala momenti sinceri tra una risata e l’altra.
Se volete saperne di più sul suo universo, i suoi film o semplicemente seguire le sue novità, ci sono alcuni link interessanti a disposizione: su AlloCiné, su IMDb, o anche su Wikipédia.
In ogni caso, per me Maurice Barthélemy resta un artista da scoprire e riscoprire, un vero camaleonte del cinema e della scena, sempre pronto a sorprendere ed emozionare.