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Rosanna Arquette: una stella indipendente del cinema americano
Ecco, Rosanna Arquette, nata il 10 agosto 1959 a New York, oggi ha 65 anni. È alta circa 1,60 metri, cosa che non le ha impedito di fare molta strada nel mondo del cinema.
Lo sapete? Prima di diventare l’attrice che conosciamo, ha vissuto in una comunità hippie. Sì, una vera vita un po’ bohémien, finché a quindici anni ha deciso di andare altrove, direzione California, da sola, niente male, no?
È lì che ha cominciato a interessarsi seriamente al teatro, e due anni dopo ha debuttato in TV, con piccoli ruoli che hanno lentamente ma sicuramente segnato la sua presenza. Quando appare in “American Graffiti, la suite” nel 1979, sinceramente, è l’inizio di una carriera fuori dal comune.
Ma in fondo, ciò che colpisce di Rosanna è quella personalità un po’ ribelle, che preferisce il cinema indipendente e rifiuta l’aspetto troppo conformato di Hollywood. Una vera artista, insomma. Ha anche diretto un documentario sulla vita delle attrici a Hollywood, che dà un’idea del suo impegno.
Origini famose e un’identità ben definita
Rosanna viene da una famiglia che ha il cinema nel sangue. Suo padre, Lewis Arquette, era attore, e sua madre, Mardi Arquette, poetessa. E bisogna dire che i suoi fratelli e sorelle, Patricia, David, Alexis, sono tutti nel mondo dello spettacolo. È un clan, quasi una dinastia.
Il suo pedigree è impressionante, ma lei non si è mai adagiata su quello. Si è fatta un nome, un’identità vera, tra indipendenza artistica e scelte spesso radicalmente personali. Per farvi capire, si è sposata quattro volte, con storie appassionate ma non sempre semplici.
Inoltre, ha avuto una figlia, Zoe Blue, prima di continuare a lanciarsi in sfide professionali. Rosanna Arquette è una donna con cicatrici, impegni e uno sguardo che dice molto sulla sua sensibilità.
A proposito della sua vita privata, possiamo dirvi che raramente ha seguito i sentieri battuti. Le sue relazioni con artisti come Peter Gabriel o Paul McCartney mostrano che ha frequentato universi molto diversi, con quel pizzico di follia che le conosciamo.
Una carriera tortuosa ma memorabile
Allora, è certo, non ha fatto solo comparse. “Ricerca Susan disperatamente” nel 1985? Indimenticabile. Di fronte a Madonna, impone il suo gioco, il suo stile. Poi Martin Scorsese la sceglie per “After Hours”, e arriverà persino a dire che è la migliore attrice della sua generazione, niente meno.
Una star americana, sì, ma che ha preferito andare in Europa per girare “Il Grande Blu” con Luc Besson, il che l’ha lanciata a livello internazionale. Una scelta di vita, perché avrebbe potuto restare a Hollywood, ma no, voleva altro.
Ma non ignora nemmeno Hollywood, anche se resta molto esigente. Si insinua in ruoli memorabili come la tossicodipendente in “Pulp Fiction” o la donna ferita in “Crash” di Cronenberg. Rosanna non è mai stata frivola, ma piuttosto profonda, sfumata.
Tra film, telefilm e regie come il suo documentario del 2002 “Searching for Debra Winger”, dimostra che non ha solo voglia di recitare, ma anche di mettere in discussione il sistema, i ruoli femminili, cosa significa essere attrice negli Stati Uniti. È forte, è raro.
Qualche aneddoto e progetti recenti
Una cosa che mi ha davvero colpito è la sua partecipazione al videoclip “Liberian Girl” di Michael Jackson nel 1989. È un piccolo dettaglio, ma mostra bene che ha girato in cerchie estremamente varie.
È stata anche in serie cult come “The L Word”, ritorno nel 2021 con “The L Word: Generation Q”. Rosanna Arquette, nonostante gli anni, riesce a restare presente e pertinente.
Lo sapete? Non ha mai nascosto le sue battaglie, in particolare contro Harvey Weinstein, che, purtroppo, ha un po’ frenato la sua carriera negli anni ’90. È una figura importante del movimento #MeToo.
Più recentemente, si impegna in ruoli variegati, da “Big Sky” nel 2022-2023 a “Florida Man” nel 2023, mantiene quella capacità di camaleonte, capace di interpretare qualsiasi cosa, ed è davvero ammirevole. Vi consiglio di guardare la sua filmografia completa per farvi un’idea.
Una vita privata lontana dai riflettori, ma ricca
Rosanna ha avuto diversi matrimoni e relazioni famose. Steve Porcaro dei Toto, Peter Gabriel (questa storia dice che ha scritto “In Your Eyes” per lei, lo sapevate?), e perfino legami con Paul McCartney… è un curriculum sentimentale che spicca un po’, vero?
Dal punto di vista familiare, i suoi legami con i fratelli e le sorelle sono sempre stati forti, nonostante i drammi. Come la perdita di Alexis Arquette, sua sorella, nel 2016, che ha segnato tutta la famiglia.
Politicamente è impegnata a sinistra, molto critica verso la destra americana, cosa che la rende ancora più autentica ai miei occhi. Non ha mai usato mezze parole, sia su Trump che sulle questioni sociali e di uguaglianza.
Fa parte di quelle star che vi piace seguire perché non fingono, che vivono al loro ritmo, con i loro valori, i loro dolori e le loro gioie. Cambia dai percorsi standardizzati.
Gli imperdibili della filmografia di Rosanna Arquette 🎬
- ✴️ Ricerca Susan disperatamente (1985) – il suo ruolo cult di fronte a Madonna
- ✴️ After Hours (1985) – Martin Scorsese voleva la migliore, l’ha avuta
- ✴️ Il Grande Blu (1988) – icona internazionale grazie a Luc Besson
- ✴️ Pulp Fiction (1994) – una performance che lascia il segno
- ✴️ Crash (1996) – quel ruolo intenso di donna ferita
- ✴️ Searching for Debra Winger (2002) – dietro la macchina da presa per denunciare Hollywood
Rosanna Arquette, un’attrice impegnata e libera
Sinceramente, Rosanna non assomiglia a nessun’altra. Si sente quel desiderio di restare se stessa, di non sacrificare la propria libertà al sistema delle star.
Il suo ritratto è anche quello di una donna che non ha paura di dire ciò che pensa e di lottare per le sue idee, sia nei film che nella vita.
Con il passare degli anni, è riuscita a mantenere quella freschezza, quell’energia che ti fanno venire voglia di seguirla e, soprattutto, di capirla un po’ meglio a ogni ruolo.
Se volete davvero immergervi nel suo universo, vi invito a leggere la sua biografia disponibile su Voici o su Cinéma Passion. Non resterete delusi, vale davvero la pena.